E la tua racchetta di che materiale è fatta?

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CARBONIO

Si potrebbe dire che il carbonio è l’essenza dei materiali, dalla grafite al diamante. Il carbonio 14 (isotopo del carbonio) è radiottivo ed è impiegato per datare oggetti e resti antichi e anche come tracciatore nella ricerca biologica.

Ricercatori scientifici della NASA,  contattati dalle multinazionali del mondo della racchetta hanno applicato la qualità più alta del carbonio ai materiali, ottenendo cosí dei risultati favolosi in quanto a leggerezza e resistenza.

Il carbonio possiede una particolarità fondamentale come componente di una racchetta di padel,  la sua resistenza alla pressione e la sua eccezionale rigidità.

Certamente si può applicare alle racchette, anche se in teoria dovrebbe essere impiegato più per la struttura.

Ogni marca possiede la propria denominazione: Carbon Gravity, Pure Graphite, etc.

GRAFITE

Come il diamante, il più resistente dei minerali, la grafite è composta da carbonio puro. Con un punto di fusione di 3000° C, è resistente agli attacchi acidi e al calore di una fiamma ossidrica.

Noi crediamo  che è il materiale ideale per la fabbricazione delle strutture di racchette da padel e tennis, essendo il materiale più adoperato dai professionisti. Le sue diverse qualità,  lo rendono un materiale leggero ma resistente. La soluzione ideale sarebbe applicarla sulla fibbra di vetro, per rinforzare le zone della racchetta dove si ha bisogno di più rigidità come la struttura, il cuore e le zone sottomesse a torsione. Per  fare un paragone facile da capire, la mina di una matita è di grafite. Se la pressioniamo con forza possiamo notare la durezza e la rigidità, però si rompe facilmente in caso di impatto diretto.

FIBBRA DI VETRO

È il materiale più impiegato nella fabbricazione di racchette. Più flessibile della grafite, è anche però più pesante. In combinazione con grafite o carbonio, offre delle qualità eccezionali  e una eccellente resistenza agli impatti. Gli strati di fibbra e i tubulari intrecciati hanno differenti grammature per metro quadrato. Grazie alla sua flessibilità è il materiale ideale per la zona d’impatto della racchetta.

TITANIO

Grazie alla sua leggerezza e all’ elevata resistenza al calore, il titanio è impiegato nella costruzione di motori a reazione. Nelle racchette di padel viene aggiunto sotto forma di polvere alla pittura, con il termine di TITANATE, DUST TITANIUM, etc.  Lo scopo è di ottenere una maggior fermezza e resistenza senza ripercuotere in eccesso sul peso della racchetta, aumentandone anche la durabilità.

KEVLAR

È una tela con un trattamento particolare che lo converte in uno dei materiale attualmente più resistenti. Essendo molto rigida, la sua lavorazione risulta non solo costosa ma anche lunga ed è quindi impiegata in zone concrete della struttura della racchetta, su certi modelli anche nella parte piana.

Il kevlar, intrecciato con il carbonio, offre una durabilità eccezionale ed è impiegato nella confezione di indumenti sportivi dove sia necessaria la resistenza allo sfregamento quali sci, motociclismo, etc.

COMPOSITO

È una mescola di materiali di resina che si applicano per rinforzare la struttura della racchetta. Il famoso composito può essere formato da polipropilene, polietilene, ABS, etc. In definitiva, sono plastiche trattate. Le qualità possono variare in funzione delle resine applicate. Si usa in differenti zone della racchetta.

EPOXY

È una resina liquida e densa impiegata per dare la durezza necessaria alle fibre. Durante il processo di fabbricazione della racchetta di padel, si applica su tutte le fibre che la compongono  prima di essere introdotta in un forno. L’epoxy fa che la racchetta diventi un insieme omogeneo. Una volta tirata fuori dal forno, l’epoxy si rivela essere una materiale estremamente duro. L’epoxy viene anche usato nelle pitture, per conferire maggior resistenza e impermeabilità.

GOMMA E.V.A.

Composta principalmente da laticce, la principale caratteristica della gomma E.V.A. risiede nella capacità di assorbimento degli impatti.

Il lattice è una resina che si estrae da più di un centinaio di arbusti, appiccicoso se esposto al calore, si rompe facilmente se sottoposto a basse temperature. Dopo essere stato trasformato in lamine, si aggiunge acido etilico, vinilo e acetato per ottenere la cosidetta gomma E.V.A. Il lattice può anche essere ottenuto in modo industriale, dal petrolio.

Esistono differenti gradi di purezza dell’ E.V.A, sopratutto in una racchetta, visto che è ricoperta di fibra.

Si possono otteneri differenti gradi di densità, che rendono l’E.V.A. più o meno compatta, rigida, flessibile, elastica, etc etc. Cambiando così la reazione della racchetta all’impatto con la palla e trasmettendo differenti sensazioni al giocatore (controllo, potenz di tiro,…). Di solito la si mescola con altri materiali, perdendo però le sue caratteristiche originali.

Un altro esempio di impiego dell’ E.V.A., lo si ritrova nelle suole delle scarpe da ginnastica,  in multiple forme e densità.

GOMMA

Materiale che deriva dal lattice di zolfo-vulcanizzato. E’ stato scoperto da Charles Goodyear alla fine del XVIII° secolo. E’ più duro e più pesante della gomma E.V.A. nel padel  è stato utilizzato nel passato ponendolo al centro della racchetta e circondandolo con lamine in legno; il risultato è stato un decentramento delol ‘sweet spot’ o ‘punto di impatto’. Trasmette però molte vibrazioni dato che non possiede caratteristiche elastiche.  E’ più resistente della  gomma E.V.A.

MASTICE
Materiale semi-argilloso di colore bianco o giallastro. E’ utilizzato nel processo di produzione per coprire eventuali piccole imperfezioni prima di subire il processo di verniciatura e finitura.
Le sue caratteristiche principali sono: facilità di applicazione, la durezza una volta asciutta e la buona aderenza.

SCHIUMA
È il termine colloquiale dato alla resina sintetica ottenuta per condensazione dei diversi tipi di poliestere. Si caratterizza per la sua bassa densità. Nelle racchette ha occupato un posto importante, al suo tempo, ma non ha fornito la giusta consistenza per lo sviluppo del gioco e le diverse combinazioni di materiali non furono fruttuose.

 

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