L’esplosione della “padel mania” in Italia, pone anche la parola fine al far west dei campi fai da te realizzati puntando al mero risparmio senza considerare alcune implicazioni manifestabili con gli anni sulla struttura. Il fenomeno Padel è talmente dilagante che sempre più uffici urbanistici di Comuni e Città in tutta italia vengono interpellati in merito a direttive e permessi necessari per la realizzazione di campi da Padel!
Campi da padel, quello che è necessario sapere
Un Campo da Padel a differenza di un campo da calcetto o da tennis, è una struttura e come tale può portare in se dei pericoli latenti essendo composto da carpenteria metallica di quattro metri e lastre di vetro che possono pesare anche 180 chili l’una, il tutto ancorato su cordoli in cemento. Se il tutto non viene correttamente eseguito secondo calcoli ingegneristici strutturali si potranno avere dei rischi di cedimenti causati dall’usura come la ruggine, ma anche durante le fasi del gioco con i giocatori che spesso finiscono contro le barriere di vetro. Nel caso di un cedimento il proprietario andrà incontro a responsabilità civili e penali in caso di danno o sinistro per tutti i soggetti coinvolti.
Quali sono le regole per escludere ogni responsabilità eseguendo il miglior investimento
Prima di tutto serve il permesso per costruire rilasciato dal comune o città di appartenenza supportato dai vari professionisti quali tecnici di cantiere e direttore lavori. Pensate che la sola platea o cordolo in C.A atta a supportare la struttura rientra per legge nella direttiva antisismica e necessita per cui di specifici calcoli ingegneristici. È inoltre i propietari, presidenti o gestori di circoli devono sapere che il campo da Padel è ritenuto struttura a tutti gli effetti e come tale deve soddisfare tutti i requisiti del DPR 380/01 per le opere edilizie/urbanistiche quali platea o cordolo, mentre il campo rientra nel D.LGS 106/2017 e nella NTC 2018 rivista con ulteriori resistenze alla spinta del vento rispetto alla NTC 2008.
Per la struttura metallica seguono poi per il costruttors altri obblighi quali la UNI EN 1090 con tutte le responsabilità annesse (come l’obbligo di legge per i 10 anni di garanzia sulla struttura) il registro e la tracciabilità dei prodotti utilizzati e una copertura assicurativa come l’ RC prodotto. La realizzazione in rispetto di leggi e normative, costerà al centro poche migliaia di euro in più rispetto a un fai da te, ma assicura al proprietario o al gestore di essere escluso da qualsiasi responsabilità civile e penale derivante da qualsiasi evento dannoso che si potrebbero presentare negli anni!
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