Presentato questa mattina il progetto La Paddlemania per il sociale, un’iniziativa benefica che darà la possibilità ai ragazzi down di approcciarsi al mondo del padel e cominciare a calcare i tappeti sabbiosi del nostro meraviglioso sport.
Tanti gli ospiti cominciando da Gianfranco Nirdaci, presidente della FIT paddle, a Catello Vitiello, presedente dell’Associazione Italiana persone down sez. Roma, Matteo Manetti, Presidente Ass. La Paddlemania, Silvio Toriello, proprietario Area Sporting Club e, gradita sorpresa, la campionessa mondiale di atletica leggera per ragazzi con sindrome di Down Nicole Orlando insieme al ballerino Stefano Oradei, suo partner nella trasmissione Ballando con le stelle la famosa chermesse che vede impegnati ballerini professionisti in coppia con personaggi dello spettacolo, cinema e sport.
In occasione della Spring Cup, che andrà in scena dal 26 aprile all’8 maggio, i ragazzi dell’AIPD, si approcceranno per la prima volta al mondo del padel in una giornata, il primo maggio, che vedrà come obiettivo principale, come ha sottolineato il presidente Vitiello, l’integrazione dei ragazzi, per renderli partecipi e attivi, punto fondamentale per l’arricchimento e la crescita della persona.
Molti gli ospiti che interverranno durante l’evento da Ascanio Pacelli e Katia Pedrotti, Paolo Bonolis, la campionessa di tennis Mara Santangelo, il campione del fioretto Valerio Aspromonte e non per ultimo l’ex giocatore della Roma Vincent Candela, che organizzerà un match con altri giocatori di calcio, tutti per lo stesso ed unico scopo, la solidarietà e l’integrazione.
Importanti le parole del presidente Nirdaci che ha voluto ribadire l’interesse del Comitato Fit Paddle sia per l’iniziativa ma anche per cominciare un percorso che potrà portare lo sport paralimpico nel mondo del padel. Un avvicinamento fondamentale che, nel corso dei tre anni del progetto, potrà formare una squadra paralimpica magari per i futuri special olimpics.
Ancora una volta il nostro mondo, il mondo del padel si è dimostrato trasparente, leale e con obiettivi nobili, ancora una volta l’aspetto sociale di questo sport ha preso il sopravvento nel miglior modo possibile accantonando le rivalità lecite legate a qualsiasi sport, perché spesso vincere non è solo alzare la coppa del primo posto ma realizzare qualcosa che porti gioia, divertimento e anche aiuto a chi ne ha più bisogno.